L'accoglienza è la cifra attraverso la quale l'Arrigoni imposta l’attività e le stagioni musicali. Accoglie giovani strumentisti che affrontano più o meno lunghi periodi di militanza nell'orchestra, solisti giovani o già in carriera e direttori che portano la loro esperienza.
Nel segno dell'accoglienza cerchiamo sempre di creare rapporti virtuosi sul territorio. Anche la stagione 2025 mette in evidenza la volontà di portare sul territorio un’offerta culturale variegata e ricercata: dalla “canzone nobile” di tradizione novecentesca - "Da Berlino a Brodway" con l’impareggiabile Ute Lemper - fino al capolavoro "Messias K572" di Händel nella rivisitazione mozartiana. Si passa poi attraverso il brano suggestivo di Giya Kancheli "Ex Contrario", il "Concerto per sassofono" di Glazunov, "Methamorphosen" e la poetica dei Lieder di Richard Strauss.
Anche solisti e direttori di tutto rispetto: oltre alla già citata Ute Lemper, tra i tanti ospiti ci sono Pavel Vernikov e Svetlana Makarova, Christian Federici ed Elia Macrì, Tommaso Benciolini, Danilo Rossi, Gaetano Di Bacco e Jacopo Cacco. Oltre all’immancabile Filippo Maria Bressan e ai giovani dell’Accademia d’archi, vera anima della nostra stagione.
Non manca la tradizionale chiusura del 31 dicembre: l’occasione per augurare a tutti un 2026 di Musica e Pace.