Der Messias K572

Il capolavoro händeliano nella rivisitazione del grande maestro salisburghese che, oltre ad ampliare la platea strumentale, ne modellò la musica sul testo tedesco, essendo l'originale nella lingua della terra dove Händel visse la sua miglior fortuna: l'Inghilterra.

Musiche in programma

Der Messias K572 di Georg Friedrich Händel.

Adattamento di Wolfgang Amadeus Mozart (Vienna, 1789)

Accademia d'archi Arrigoni

Quando
Domenica 16 novembre

Ingresso libero

Inizio del concerto
15:30

Dove
Duomo di San Vito al Tagliamento

Artisti
Silvia Frigato | soprano

Sharon Carty | mezzosoprano

Raffaele Feo | tenore

Mauro Saccardin | basso-baritono

Coro Giovanile Italiano

Accademia d'archi Arrigoni

Filippo Maria Bressan | direttore

Gli artisti

Silvia Frigato | soprano

È una delle voci italiane più apprezzate in ambito barocco, con uno sguardo proiettato anche sui repertori moderni e contemporanei. Dall’immenso talento (Forum Opera-2023), dalla voce vellutata (Opéra Magazine-2023) e di intensità travolgente (Diapason-2023), la soprano veneta collabora regolarmente con importanti registi e direttori d’orchestra quali John Eliot Gardiner, Daniele Gatti, Rinaldo Alessandrini, Andrea Marcon, Fabio Biondi, Ottavio Dantone, John Axelrod, Nicholas McGegan, Denis Krief, Daniele Abbado, Robert Wilson e molti altri. Dopo gli studi di pianoforte e il diploma in canto lirico al Conservatorio di Musica di Adria, ha poi proseguito la sua formazione perfezionandosi con Raina Kabaivanska presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali di Modena, l'Accademia Musicale Chigiana di Siena e l'Università di Stato di Sofia. Parallelamente ha approfondito lo studio del repertorio rinascimentale e barocco sotto la guida di Sara Mingardo, Roberta Invernizzi, Marina De Liso e Lorenzo Ghielmi. Nel 2007 ha vinto il IV Concorso Internazionale di Canto Barocco “Francesco Provenzale” di Napoli e nel 2010 il IV Concorso di Musica Antica "Fatima Terzo" di Vicenza. Silvia Frigato è stata scelta da John Eliot Gardiner per prendere parte al Vespro della Beata Vergine di Monteverdi con il Monteverdi Choir e gli English Baroque Soloists e nel 2017 alla Trilogia Monteverdiana in tour mondiale per i ruoli di Amore e Valletto (L’Incoronazione di Poppea) e Amore (Il Ritorno di Ulisse in patria), riscuotendo trionfale successo di critica e di pubblico. Svolge un’intensa attività operistica e concertistica, che la porta a esibirsi nei più prestigiosi teatri e sale da concerto di tutto il mondo, quali il Teatro alla Scala di Milano, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro dell’Opera di Firenze, Teatro Regio di Parma, Teatro Carlo Felice di Genova, Lincoln Center di New York, Harris Theater di Chicago, National Centre for the Performing Arts di Pechino, Adelaide Town Hall, Konzerthaus di Vienna, Philarmonie di Parigi, Concertgebouw di Amsterdam, Berliner Festspiele, Auditorio Nacional di Madrid, Palau de la Musica di Barcellona. Ha inciso per le etichette Glossa, Naïve, SDG, ORF, Brilliant Classics, Tactus, Discantica, Ricercar e sue registrazioni sono trasmesse da RAI, Radio France, BBC, ORF e dalle principali emittenti europee. È docente di Canto Rinascimentale e Barocco presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” in Roma.   

Sharon Jane Carty | Mezzosoprano

La stagione 2017/2018 ha visto Sharon Carty debuttare a Amsterdam, Colonia, Mosca e Newry nel Paulus di Mendelssohn alla Kölner Philharmonie, nell’ Marcantonio e Cleopatra di Hasse alla Tchaikovsky Hall di Mosca, in Orfeo ed Euridice di Gluck al Galway International Arts Festival, nel concerto “Arias for Tenducci” con l’Ensemble Marsyas al Drogheda Classical Music Festival, nella Passione secondo Matteo di Bach in tour nei Paesi Bassi e nella prima assoluta di The Second Violinist di Donnacha Denneh alla Iris National Opera dove ha anche cantato nel Messiah di Handel. Nella stagione 2018/19 spiccano le riprese di The Second Violinist al Barbican Theatre di Londra e alla Dutch National Opera per “Opera Forward Festival” a Amsterdam, nonché la presenza al Festival di Wexford come Lucy Talbot nella prima europea di Dinner at Eight di William Bolcom. Il suo repertorio include Cherubino, Ariodante, Hansel, Dorabella, Sesto e Flora, parti cantate sui palcoscenici dell’Irish National Opera, al Wexford Festival Opera, al Landestheater Linz, all’Opera Collective Ireland, al Theater Freiburg, al Theater Erfurt e con la NDR Radiophilharmonie. A Francoforte ha cantato Tebaldo in Don Carlo, Aloes in L’Etoile di Chabrier, Flora, La Traviata, Annina in Der Rosenkavalier, Seconda Dama, Die Zauberflöte e il ruolo protagonistico nel Dido and Aeneas di Purcell, con un ottimo successo di critica. Sharon Carty ha un ampio repertorio concertistico che include le Passioni, numerose cantate e il Weihnachtsoratorium di J.S.Bach, il Requiem e la Grande Messa in Do min di Mozart, il Requiem di Duruflé, Elijah e Paulusi di Mendelssohn, nonché molte parti negli oratorio di G.F.Haendel, Ha collaborato con molti ensemble come Dommusik Osnabrück, Jacobikirche Hamburg, Choir of King’s College Cambridge, RTÉ National Symphony Orchestra, Musica Viva Moscow, Nieuwe Philharmonie Utrecht, RTÉ Concert Orchestra and Irish Baroque Orchestra. Vincitrice del RAAP/RTÉ Lyric FM Classical Breakthrough Music Bursary, Sharon Carty è anche Artistic Partner dell’Irish National Opera. Il mezzosoprano irlandese Sharon Carty ha studiato alla Royal Irish Academy of Music di Dublino, perfezionandosi poi all’ Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna e nell’Opera Studio dell’Oper Frankfurt. La sua discografia include il DVD La Traviata in Hannover con la NDR Radiophilharmonie, diretta da Keri-Lynn Wilson, The Mountebanks di Gilbert and Cellier con la BBC Concert Orchestra diretta da John Andrews, Nel 2019 è prevista l’uscita di un disco dedicato ai Lieder di Schubert. 

Raffaele Feo | tenore

Nasce a Imperia nel 1988 e accanto agli studi tradizionali ha frequentato il conservatorio a Genova sotto la guida del mezzo-soprano Gloria Scalchi. Parallelamente al percorso formativo si fa apprezzare in repertori diversi dal barocco al contemporaneo, per la musicalità e duttilità della voce. Ha avuto la possibilità di perfezionarsi in prestigiose accademie quali “Santa Cecilia Opera Studio” a Roma, “Accademia Rodolfo Celletti” di Martina Franca, “Corso di Alto Perfezionamento” del Teatro L. Pavarotti di Modena, studiando con nomi illustri del panorama lirico mondiale (Scotto, Devia, Prina, Pertusi, Magiera, Greco, Scandiuzzi). Dal 2018 studia con il contralto Sonia Prina e con Ercole d’Aleo, per perfezionare la conoscenza del repertorio barocco e di un repertorio più vasto che dal romanticismo si spinge alla musica dei nostri tempi. Fra gli impegni recenti ricordiamo il Conte di Lerma in Don Carlo di Verdi e Flavio in Norma di Bellini a Piacenza e nel Circuito Lombardo, Le Maschere di Mascagni al Festival Illica di Castel Arquato. Nelle stagioni 2020 e 2021 al Teatro dell’Opera di Roma ha cantato lo Schiavo in Zaide di Mozart, regia di Graham Vick, direttore Daniele Gatti. Diretto da Donato Renzetti ha cantato Yamadori in Madame Butterfly. Molto apprezzato anche per le doti attoriali, Raffaele Feo ha debuttato a dicembre 2019 come Nikolaj nella prima assoluta di La Notte di Natale di Alberto Cara, ripreso poi nei teatri di Savona e Modena e ha cantato Arlecchinata di Busoni e la Giara di Casella con l’Orchestra di Padova e del Veneto al Teatro la Fenice. Nelle ultime stagioni liriche si segnala la sua partecipazione nel Teatro Comunale di Modena, Teatro dell’opera Giocosa di Savona, Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro del Giglio di Lucca, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Comunale di Bologna. Il suo repertorio va dalle opere di Monteverdi, a titoli mozartiani, Così fa tutte, Don Giovanni, titoli di belcanto e Puccini, da Manon Lescaut al Trittico a Turandot

Biografia completa

Marco Saccardin | baritono

Nato a Rovigo nel 1990, diplomato con lode e menzione d'onore in chitarra classica e liuto sotto la guida di Monica Paolini e Massimo Lonardi, ha studiato canto rinascimentale e barocco con il maestro Marco Scavazza, perfezionandosi successivamente anche nel canto lirico con il maestro Andrea Zese. Nel 2013 è iniziata una collaborazione con il Coro della Radiotelevisione Svizzera Italiana, diretto dal maestro Diego Fasolis, con il quale ha partecipato alla produzione del Requiem di Giuseppe Verdi, della Seconda Sinfonia di Mendelssohn “Lobgesang” e di “Ein Deutsches Requiem” di Johannes Brahms. Oltre al repertorio concertistico ha partecipato a varie produzioni operistiche al Teatro alla Scala (“Die Soldaten” di Bernd Alois Zimmermann, dir. Ingo Metzmacher, 2015), al Salzburger Festspiele e Pfingfestspiele (“Norma” di Vincenzo Bellini, coro RSI, dir. Giovanni Antonini, 2013 e 2015). Sempre nel 2015 all’interno del festival salisburghese ha partecipato, in qualità di solista (Un Scythe) ad “Iphigenie en Tauride” di C. W. Gluck, diretto da Diego Fasolis. Nel 2017 ha interpretato Orfeo ne “L’Orfeo” di C. Monteverdi al Teatro Olimpico di Vicenza. Nel 2018 ha iniziato a collaborare come tiorbista con l’ensemble italiano “I Disinvolti” diretto da Massimo Lombardi, collaborando successivamente sia come corista che come solista con innumerevoli ensemble vocali e strumentali italiani come “Odhecaton Ensemble”, “RossoPorpora Ensemble”, “Ghislieri Choir & Consort”, “Consortium Carissimi”, “Gli Invaghiti”, “Gambe di Legno”, “Il Canto d'Orfeo”, “Modo Antiquo”. Dal 2021 collabora con “La Capella Nacional de Catalunya” diretta da Jordi Savall. Vincitore del “Concorso Internazionale di Canto Tullio Serafin 2022” ha debuttato il ruolo di Leporello nel “Don Giovanni” di W. A. Mozart al Teatro Olimpico di Vicenza. Ha aperto la stagione 2023 come basso solista nel “Weihnachtsoratorium”di J. S. Bach con l’Orchestra Sinfonica La Verdi di Milano ed è stato scelto M° Gianluca Capuano e da Cecilia Bartoli per interpretare il ruolo di Plutone ne "L’Orfeo" di Monteverdi all'Opéra Royal di Montecarlo e al Salzburger Festspiele. Nel 2024 ha vinto il Concorso Internazionale Anita Cerquetti ed il Concorso Internazionale Monteverdi e ha inaugurato il Monteverdi Festival 2024 di Cremona interpretando Orfeo ne "L’Orfeo" di Monteverdi con l’orchestra Il Pomo D’Oro e ottenendo grande successo di pubblico e critica al Teatro Ponchielli di Cremona. Dal 2017 tiene regolarmente recital in tutta Europa in cui si esibisce accompagnandosi al liuto e al chitarrone, com’era consuetudine in Italia all'inizio del XVII secolo. 

Accademia d'archi Arrigoni

L’Accademia d’archi Gian Giacomo Arrigoni dal 2009 forma giovani musicisti nell’ambito della musica da camera e di quella orchestrale e ospita affermati docenti da tutto il mondo; coltiva inoltre un’orchestra giovanile molto attiva (decine i concerti nell’anno in piazze prestigiose) che suona al fianco di artisti di fama internazionale. Dal 2013 l’Accademia promuove “San Vito Musica”, stagione che esplora la storia della musica percorrendo strade alternative, frutto di una ricerca musicale coerente e motivata, con ospiti solisti, ensemble e direttori specializzati, di fama nazionale e internazionale.

Fiore all’occhiello è il Concorso Internazionale “Piccolo Violino Magico”: destinato a giovani violinisti fino a 13 anni provenienti da ogni continente, accoglie in città decine di talentuosissimi giovani. È l’unica competizione al mondo che vede i concorrenti sempre accompagnati dall’orchestra. Il concorso è trasmesso in diretta streaming sul sito newyorkese The Violin Channel che raggiunge decine di migliaia di persone.

Nel 2014 l’Accademia ha registrato i Concerti per violino e le Sinfonie Concertanti di Federigo Fiorillo (CD del mese per Amadeus); lo stesso nel 2022 con la prima incisione mondiale dei Concerti per violino di Johann Gottlieb Graun. Del 2025 sono i Concerti per pianoforte di Antonio Salieri pubblicati da Brilliant Classics (due recensioni a 5 stelle) portati anche in tournée.

L’Arrigoni fa parte di Quinta Giusta – che unisce i concorsi internazionali del FVG – che dà l’opportunità ai giovanissimi protagonisti di esibirsi in tutta la regione.

Due le recenti operazioni cross-over proposte dall’Accademia: nel 2024 l’Arrigoni ha ospitato Vinicio Capossela e nel 2025 Ute Lemper, sempre con accompagnamento orchestrale.

Coro Giovanile Italiano

Il CORO GIOVANILE ITALIANO è una formazione unica nel panorama corale nazionale. I 45 giovani coristi, tra i 18 e i 28 anni, provengono da diverse città d’Italia e da molteplici esperienze musicali e periodicamente si rinnovano portando energia, vitalità e passione. Nel corso degli anni si sono alternati alla guida del Coro Giovanile Italiano maestri di fama internazionale quali Filippo Maria Bressan, Nicola Conci, Stojan Kuret, Lorenzo Donati con Dario Tabbia, Gary Graden con Roberta Paraninfo, Luigi Marzola con Carlo Pavese, Petra Grassi con Davide Benetti, Marco Berrini. In ambito internazionale il coro ha preso parte per quattro volte al Festival Europa Cantat (Mainz 2006, Torino 2012, Pécs 2015 e Tallinn 2018) diretto rispettivamente da Frieder Bernius, Simon Gaudenz, Georg Grün e Filippo Maria Bressan. Ha inoltre partecipato all’edizione 2016 del Festival Les Choralies a Vaison la Romaine e nel 2019 è stato invitato per un ciclo di concerti tra Graz e Lubiana. Da ricordare, nel 2014, la partecipazione al Florilège Vocal de Tours (Francia) dove il coro ha vinto tre primi premi e l’esecuzione di un brano con The Rolling Stones nel concerto al Circo Massimo di Roma davanti a 60 mila spettatori. Sono oltre 150 i concerti che hanno visto il coro protagonista in Italia. Da segnalare, in particolare, la partecipazione a MiTo Settembre Musica dal 2016 al 2022, alla Sagra Musicale Umbra e alla Reggia di Caserta nel 2017, alla stagione della Fondazione Pietà dei Turchini a Napoli, al Festival CantaBO a Bologna e a Rezia Cantat nel 2018, oltre a una prima assoluta per Matera 2019 Capitale Europea della Cultura. Nel 2021 ha tenuto un concerto per Parma Capitale italiana della Cultura mentre nel 2022 si è esibito per i 900 anni della Cattedrale di Piacenza, per l’inaugurazione del 70° Concorso polifonico internazionale Guido d’Arezzo, presso le Terme di Diocleziano a Roma e nella Cattedrale di Orvieto per il Festival della Piana del Cavaliere e a Procida Capitale italiana della Cultura. Tra gli impegni del 2023 si segnalano il concerto tenuto lo scorso 2 giugno nei giardini del Quirinale davanti al Presidente Mattarella in occasione delle iniziative per il 77° anniversario della Repubblica Italiana, il concerto presso la Basilica superiore di San Francesco in Assisi nell’ambito della Biennale Polifonica e le esibizioni per Bergamo-Brescia capitale Italiana della Cultura. Nel gennaio 2024 con un concerto a San Vito al Tagliamento ha aperto i festeggiamenti per il 40° di fondazione di Feniarco, nel mese di marzo ha eseguito la Passione secondo Giovanni di J.S. Bach in 3 concerti insieme all’Orchestra Giovanile Italiana mentre la seconda parte dell’anno, tra gli altri, è stato protagonista con un ciclo di concerti in Sardegna, è stato coro laboratorio della terza edizione del Concorso internazionale per direttori di coro Fosco Corti a Torino e ha tenuto un concerto per Pesaro capitale italiana della Cultura 2024. Da giugno 2024 la direzione del coro è affidata al maestro Filippo Maria Bressan.

Filippo Maria Bressan |direttore

È uno di quei direttori appartati e lontani dallo stereotipo dell’artista giramondo ma è anche uno dei pochi direttori italiani ad essere invitato a dirigere orchestre e compagini di massimo prestigio, quali l'Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l'Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia. Ospite regolare delle principali società concertistiche e dei maggiori festival di musica sinfonica, antica e contemporanea - quali l'Accademia Chigiana di Siena, la Biennale di Venezia, MiTo Settembre Musica, la Sagra Musicale Umbra -, tra le sue molteplici esperienze ha avuto modo di lavorare a fianco di musicisti quali C. Abbado, L. Berio, F. Brüggen, M.W. Chung, C.M. Giulini, P. Maag, L. Maazel, M. Nyman, A. Pärt , G. Prêtre, M. Rostropovich, G. Sinopoli, J. Tate. Indicato dal M° Giulini come un direttore "di nobile ed elegante semplicità", eclettico, anticonvenzionale, sportivo e anti-social media, ha scelto di seguire le proprie passioni anziché una carriera obbligata, selezionando attentamente sia il repertorio che l'attività concertistica e quella musicale in genere. Pur privilegiando l'Italia, ha diretto anche in diversi teatri e sale da concerto d’Europa e Sud America, spaziando ponderatamente dalle Ouverture di J.S. Bach a Rendering di L. Berio, dagli Oratori di Händel a diverse Opere di Mozart, Gluck, Rossini e qualche Verdi. Primo direttore ospite al Teatro Lirico di Cagliari, al Teatr Wielki di Poznàn, direttore stabile dell'Orchestra Sinfonica di Savona e di Voxonus, ha diretto quasi tutte le principali orchestre italiane collaborando con solisti quali R. Baborák, A. Ballista, P. Berman, R. Brautigam, R. Buchbinder, M. Campanella, B. Canino, A. Carbonare, G. Carmignola, G. Cassone, C. Colombara, R. Cominati, A. Dell’Oste, P. De Maria, B. De Simone, E. Dindo, M. Fröst, A. Lucchesini, B. Lupo, S. Mingardo, D. Nordio, M. Pletnev, C. Sampson, G. Sollima e tanti altri, e si è dedicato per molti anni all'Athestis Chorus & Academia de li Musici, complesso professionale di coro e orchestra con strumenti d'epoca. Allievo a Vienna di Karl Österreicher per la direzione d'orchestra e di Jurgen Jürgens per la direzione di coro e in seguito suo assistente, si è perfezionato, tra gli altri, con J. E. Gardiner e F. Leitner. Studioso della musicologia e della prassi esecutiva, forte conoscitore della tradizione vocale italiana e della scuola sinfonica tedesca, con una grande e costante passione per il coro e il repertorio sinfonico-corale, è stato il più giovane maestro del Coro dell'Accademia Nazionale di S.Cecilia di Roma (2000-2002) e ha diretto molti altri cori, tra i quali il World Youth Choir, l'Estonian Philarmonic Chamber Choir, il Coro Giovanile Italiano, il Coro FVG, Le Choeur National des Jeunes e i cori di diversi Enti Lirici in produzioni operistiche e lirico-sinfoniche. È stato membro del comitato scientifico della Fondazione Rossini di Pesaro, della Commissione artistica di Feniarco e di Europa Cantat e ha registrato per la RAI e le radiotelevisioni argentina, austriaca, belga, brasiliana, estone, francese, olandese, polacca, tedesca e molte altre. Ha inciso per Amadeus, Chandos Records, Decca, Deutsche Grammophon, EMI, Virgin. Con la stagione musicale 2021/22 avvia una collaborazione più stretta con l’orchestra dell’Accademia d’archi Arrigoni in qualità di direttore ospite.

Gli altri concerti

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